Vincenzo Cicogna

Personal Freedom is an asset

Starter Kit per investire oggi

investire oggi ecco di cosa hai bisogno.

Investire oggi non è semplice, ma con questa starter kit, si costruiranno solide basi per non sbagliare.

Ne ho parlato già in una puntata del mio podcast. Per chi avesse voglia di ascoltare la puntata, in parte coprirà tutti gli argomenti di questo post.

Investire oggi non è semplice perchè c’è tanta “fuffa” in giro, e capita spesso di incontrare pubblicità che tentano in tutti i modi di vendere strategie magiche.

In finanza non esistono pasti gratis.

Questo post ha la pretesa di diventare una piccola guida su come strutturare un percorso verso un investimento sostenibile e sano.

Non ci saranno strategie.

Non ci saranno trucchetti.

Ci sarà una raccolta di informazioni strutturate per dare un filo logico e cronologico al discorso.

Prerequisiti per investire oggi i tuoi risparmi

Bisogna soddisfare innanzitutto questi 4 requisiti per cominciare a valutare un investimento:

  1. Avere una situazione finanziaria stabile, possibilmente senza debiti;
  2. Conoscere come funzionano i mercati e l’economia in generale;
  3. Avere un fondo di emergenza con almeno 6 mesi di sostentamento;
  4. Avere un piano pensionistico attivo.

A questo punto serve del capitale. 

Non si può investire se non abbiamo capitale.

Per capitale non si intendono  le famose 100 euro.

Io solitamente consiglio di cominciare ad investire almeno con 5000 euro.

Meno di quella cifra si fa fatica ad avere un portafoglio abbastanza diversificato.

Se vogliamo investire oggi, dobbiamo mettere a posto le nostre finanze, informarci, risparmiare e aver già pensato alla propria pensione.

Piano di investimento per investire oggi

Il piano di investimento sarà il nostro “personal training” della finanza. 

Nel piano devono esserci 3 cose fondamentali:

  1. L’obiettivo del tuo investimento

Fissiamo un obiettivo specifico. Dire “voglio diventare più ricco!” non è un obiettivo specifico. Troppo generico, e poi lo vogliono tutti. “Voglio investire per acquistare un nuovo appartamento in centro” è un obiettivo specifico, già bello impacchettato per essere perseguito. Individuare obiettivi specifici è semplice, basta cercare su internet se c’è mercato. Nel primo caso troveremo una serie di “fuffaroli” pronti a vendere fumo negli occhi. Nel secondo caso ci saranno portali che ti guideranno ad una scelta più consona ai tuoi bisogni. Stessa cosa se volessimo acquistare un terreno per costruirci su un’impresa, o una nuova auto, o costruire un fondo per far studiare i propri figli, o un fondo di pensione integrativa e così via.

  1. La data di scadenza

Deve essere chiaro entro quando raggiungere questo obiettivo. Riprendendo l’esempio del punto precedente, “Voglio investire per acquistare un nuovo appartamento in centro, entro 10 anni da oggi”. La scadenza aiuta a mettere dei paletti. Da qui a 10 anni bisogna avere il capitale per poter acquistare un certo bene. Sarebbe il caso di cominciare sin da subito.

  1. La cifra a cui si vuole arrivare

Definito cosa si vuole acquistare e in quanto tempo, bisogna capire con una ricerca cosa offre il mercato ed a che prezzo, per avere un’idea della cifra che serve.

Il piano d’investimento ci aiuta a capire cosa vogliamo acquistare o ottenere, quindi un obiettivo, in quanto tempo, quindi una scadenza, e di quanto abbiamo bisogno.

Valutare il rischio prima di investire oggi

Valutare il rischio è il prossimo passo da fare prima di investire oggi. 

Quanto si è disposti a perdere nel caso tutto andasse male?

La quota che si destina ad un investimento non deve essere la quota di capitale che si utilizza per vivere. 

Per questo motivo entra in gioco l’asset allocation

Possiamo decidere dove investire i nostri soldi in asset allocation tradizionali come stocks, bonds, o cash.

Oppure in asset allocation più o meno rischiose come le commodities, le crypto o gli immobili. 

Più asset allocation inseriamo nel nostro portafoglio, più abbassiamo l’esposizione al rischio.

Ogni asset allocation ha il suo rischio e la sua volatilità.

Quindi decidere su cosa investire significa valutare quanto siamo disposti a rischiare.

In letteratura viene fornito un indicatore per capire quanto siamo disposti a rischiare. 

Pensate ad una certa cifra, riusciremo a dormire la notte se rischiassi di perderla? Se la risposta è positiva, è una cifra che siamo disposti a perdere, senza avere ripercussioni né sulle nostre finanze, e neppure sulla nostra salute mentale.

L’asset allocation dovrebbe riflettere la nostra abilità a gestire bene il rischio. Il giusto bilancio degli asset che si decidono di tenere in portafoglio deve essere in grado di tenere testa agli inevitabili crolli del mercato. 

Tra le tante teorie che esistono su come dividere il proprio portafoglio tra gli asset allocation, io preferisco quella di John Bogle.

Ovvero che la percentuale di bond che dovremo acquistare deve essere pari alla nostra età.

Per esempio se abbiamo 30 anni, la percentuale di bond che dovremo acquistare nel nostro portafoglio è del 30%. 

Investire oggi significa diversificare bene

Il rischio tuttavia potrebbe essere anche gestito attraverso una diversificazione del portafoglio. Per fare la prova del 9, bisogna essere il più onesti possibili con se stessi e porsi questa domanda: “Venderò al prossimo calo di mercato?”

Diversificare significa esporsi su diversi asset allocation.

Scegliendo prodotti finanziari di natura molto diversa, si limita l’esposizione a rischi strettamente legati agli asset.

La diversificazione può essere messa in pratica anche per settori, aree geografiche, moneta, ecc..

Guida per investire oggi step by step

Fatte le giuste considerazioni sul rischio ed il piano di investimento, possiamo procedere su cosa fare nel pratico per costruire il nostro portafoglio.

  1. Come prima cosa andiamo alla ricerca degli strumenti che vogliamo acquistare. Per chi inizia è molto semplice, basta affidarsi agli indici di mercato americani, come ad esempio l’S&P500, o ad prodotti finanziari altamente diversificati. Nel mercato sono presenti dei prodotti finanziari già preconfezionati, chiamati comunemente fondi. Esistono diversi tipi di fondi, quelli più noti sono i fondi attivi e passivi, o meglio conosciuti come ETF. Per chi è alle prime armi può fare una rapida ricerca di ETF che includano stocks internazionali e americani oppure bond americani. Per avere una maggiore sicurezza possiamo puntare all’acquisto di ETF che abbiano come sottostante direttamente gli indici più famosi, come l’S&P500. In questo articolo sul blog, ho scritto una breve guida su come cercare un buon ETF su cui investire.
  1. Facciamo molta attenzione ai costi e alle fee dei fondi. Generalmente gli ETF hanno un costo molto inferiore rispetto ai fondi a gestione attiva. Io di solito considero una fee valida se < 0.4/0.5%. I costi dei fondi incidono moltissimo sui nostri investimenti nel lungo periodo. Quindi ETF tutta la vita. Sempre per l’ambito costi, teniamo in considerazione anche un’altra cosa, ovvero le commissioni che ci fanno pagare i broker per entrare nel mercato finanziario. Se ci affidiamo alle banche, i costi operativi per acquistare prodotti finanziari hanno tassi da usurai, quindi di solito è sempre meglio affidarsi a broker esterni. In giro esistono diversi broker, oggi quelli più famosi per cifre sotto i 100k sono directa, o degiro. Per cifre superiori Interactive Broker è uno dei più conveniente ad esempio.
  1. Manteniamo sempre bilanciato il nostro portafoglio. Se alcune delle asset allocation hanno incrementato il proprio valore superando il 5/10% sarebbe il caso di vendere delle posizioni in eccesso, ed acquistare gli asset che invece sono rimasti costanti oppure si sono svalutati nel tempo. Solitamente questa operazione è consigliata farla almeno una volta l’anno. Evitiamo di farla ogni mese per evitare costi di commissione sulle transazioni. 

Aspetto fiscale

Non dimentichiamo che se operiamo nel mondo degli investimenti bisogna pagare le tasse. Di questo argomento ne ho già parlato in una puntata di questo podcast. 

Giusto per inciso, riprendo velocemente il discorso. 

Nel caso il nostro broker operasse in regime amministrato, non dobbiamo preoccuparci di dichiarazioni perché per ogni operazione che si apre e chiude, è il broker stesso a comunicare al fisco le nostre posizioni, e pagare il dovuto.

Nel caso invece in cui il nostro broker operasse in regime dichiarativo, allora dovremo provvedere noi con una dichiarazione dei redditi di dichiarare plus e minusvalenze. 

A seconda del tipo di operatività che si ha, si può preferire un regime piuttosto che l’altro.

Quindi questo aspetto dipende strettamente dal tipo di investimento che vogliamo adottare.

Conclusioni

Quindi volendo riassumere quello che ci serve per investire oggi:

  1. Crearsi un piano di investimento, per definire cosa ci aspettiamo con il nostro piano di investimenti in futuro;
  2. Valutazione del rischio e scelta degli asset allocation su cui investire;
  3. Scelta di prodotti agglomerati di azioni americane, azioni internazionali e Bond americani;
  4. Valutazione di fee e costi dei fondi che si stanno acquistando;
  5. Valutazione dei fee e costi del broker finanziario;
  6. Ribilanciamento annuale del portafoglio.

Questi sono i 6 punti per cominciare ad investire oggi correttamente.

Una volta sistemate queste sei macro aree, possiamo dedicare la nostra attenzione su quale prodotto finanziario acquistare nello specifico.

L’idea di questa guida è quella di preparare una base di partenza alla situazione finanziaria generale. 

Insieme alle altre risorse linkate in questo post, si hanno abbastanza informazioni per cominciare a costruire un piano finanziario sostenibile e controllato.

Attraverso la diversificazione, una buona asset allocation, ed una giusta valutazione del rischio, i propri risparmi saranno al sicuro.

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