Vincenzo Cicogna

Personal Freedom is an asset

L’ assicurazione è un buon investimento

L’assicurazione è uno step fondamentale nella finanza personale.

Assicurarsi prima di investire non è un consiglio, ma un invito.

L’assicurazione è definita come il trasferimento di rischio di una perdita, da una entità ad un’ altra, in cambio di un corrispettivo monetario comunemente detto premio

Come entra il concetto di assicurazione nel mondo della finanza personale?

Per spiegare come i due concetti siano strettamente correlati, mi faccio aiutare da un esempio. Supponiamo di acquistare una nuova vettura, e di utilizzarla per andare a lavoro o per concedersi una vacanza fuori porta. 

Non è certo una rivelazione dirvi che, qualora vi stiate muovendo con un veicolo tra altri veicoli, siete esposti a dei rischi.

Rischi di tamponare o essere tamponati da altri veicoli, di investire pedoni o animali, di rotture e danni, di collisioni dovute a distrazioni e/o disattenzioni, di aver alzato troppo il gomito prima di mettersi al volante rischiando la vita propria, quella degli altri e come se non bastasse anche quella della patente.

Rischi ovunque, contro i quali bisogna proteggersi.

Proteggersi dai rischi significa pagare qualcuno che risarcisca in caso si verifichi l’evento sfortunato.  

Nel caso non fossimo coperti da una assicurazione, tra l’altro obbligatoria in alcuni casi come RCA, saremmo noi a farci carico del risarcimento, intaccando direttamente la nostra situazione finanziaria.

Perché abbiamo bisogno di un’ assicurazione?

Se si vuole avere la garanzia di ripristinare o risarcire un danno, recuperare oggetti rubati, o danni accidentali e improvvisi al nostro stato di salute, senza intaccare la propria situazione finanziaria, abbiamo bisogno di un’ assicurazione. 

Cosa significa assicurarsi?

Nell’ambito assicurativo si incontra spesso un lessico specifico che può essere riassunto in questi punti:

  • Assicurato: chi è disposto a cedere il rischio dietro pagamento di un premio.
  • Assicuratore: l’azienda o organizzazione disposta a farsi carico di risarcimenti in caso di eventi avversi, o meglio, disposta ad acquisire il rischio di un assicurato.
  • La Polizza assicurativa è un contratto in cui entrambe le parti si impegnano nei rispettivi obblighi.
  • Il premio è il costo che l’assicurato dispone verso l’assicuratore per la protezione.
  • Copertura: tutto ciò che rientra nella protezione, ovvero il massimo ammontare che si può ottenere dalla polizza in corso.
  • Esclusioni: tutto ciò che non è coperto dalla copertura.
  • Termine: è la data di scadenza della polizza.
  • Rischio: la probabilità che l’evento assicurato accada.

Quanti tipi di assicurazioni ci sono?

Tante! Decisamente tante.

Il catalogo assicurativo oggigiorno supera ogni aspettativa. 

Ci si può assicurare per tutto o quasi. 

In genere le assicurazioni si dividono in due tipologie: Assicurazioni per la persona ed assicurazioni per le proprietà. 

Nelle prime rientrano le assicurazioni per la vita, l’assicurazione sulla salute, assicurazioni per l’invalidità, assicurazioni per i viaggi, assicurazioni per la pensione.

Tra le seconde invece ci sono assicurazioni per l’auto, per la casa, per il mutuo, per i depositi ecc.. 

Come funziona un’ assicurazione?

L’assicuratore raccoglie i premi di tutti gli assicurati in cambio della garanzia di caricarsi di tutti i rischi che gli stessi sono disposti a trasferire. Ogni contratto assicurativo ha una scadenza, solitamente su base annuale, ma di solito rateizzabile.

In questo modo l’assicuratore, se l’assicurato avrà intenzione di rinnovare la polizza, avrà un’entrata fissa annualmente. 

Questa liquidità dell’assicurato andrà a coprire i danni causati dagli assicurati sfortunati. 

La gestione e le transazioni saranno gestite dall’assicuratore, che metterà mano alle proprie casse per ripagare il danno dell’assicurato.

Nel caso un assicurato fosse molto indisciplinato, l’assicurazione può anche decidere di non rinnovargli la polizza l’anno successivo. 

Quindi il business dell’assicurazione è fondamentalmente basato su un’analisi dei rischi, mitigati sul numero di assicurati che decidono di sottoscrivere una polizza. 

Anche se vediamo spesso massimali da capogiro, il business delle assicurazioni è molto redditizio.

Per dare un’idea, ho estratto dalle tabelle istat questo prospetto sulle principali voci di entrata e di uscita dei conti economici delle imprese di assicurazione relativamente alla sezione assicurazione diretta del portafoglio italiano.

Si può notare come siano davvero pochi gli anni in cui si è registrato un margine negativo, e sono altrettanto pochi gli anni in cui non si sia registrato un margine significativo.

Questo per dire che il capitale incassato con i premi assicurativi statisticamente supera il capitale esborsato dall’assicurazione per ripagare il danno.

Tabella ISTAT

Vantaggi fiscali per gli assicurati

Molti Stati per incentivare l’assicurazione hanno deciso di predisporre delle agevolazioni fiscali, ma non tutte le assicurazioni rientrano nella categoria.

Generalmente le assicurazioni con agevolazioni fiscali rientrano in due categorie in Italia:

  • assicurazioni per rischio morte o invalidità permanente;
  • assicurazioni per il rischio di non autosufficienza.

La prima prevede una detrazione del 19% del premio versato, ma per un importo non superiore ai 530 euro, che sale a 750 euro per i premi relativi al rischio morte che tutelano le persone con disabilità grave.

Ad esempio se il premio della polizza è pari a 800 euro, si potrà portare in detrazione 100,70 euro, ossia il 19% del solo limite massimo, 530 euro.

Per il rischio di non autosufficienza, invece, è possibile ottenere una detrazione per un ammontare massimo di 1291,14 euro, anche in presenza di più contratti. 

A partire dal 2018, in base all’articolo 5 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), si può richiedere la detrazione fiscale pari al 19% relativa al premio pagato solo per una particolare garanzia della polizza casa, ossia quella che copre i rischi legati ad eventi calamitosi (terremoti, inondazioni, uragani ed eventi atmosferici di vario tipo). 

Cosa dovresti assicurare?

Tutto ciò la cui perdita potrebbe causarti un disagio finanziario.

Semplice e conciso.

Se perdere un determinato oggetto o arrecare/ricevere un danno può causare un esborso considerevole tale da mettere in crisi la tua situazione finanziaria, vale la pena assicurarsi.

Devi assicurarti assolutamente quando:

  • È richiesto dalla legge! Ad esempio RCA auto ecc.
  • È richiesto dai contratti che stipuli, come ad esempio mutui, ecc.. (basta averne uno, non per forza quello proposto dall’emittente del mutuo).
  • Una perdita potrebbe mettere seriamente a rischio la situazione finanziaria familiare e personale.

Pensiamo alla salute, cosa succederebbe se domani ti ammalassi? Se dovessi sostenere spese mediche, di medicinali e di assistenza, e non avresti la possibilità di lavorare?

Nella vita di tutti i giorni, se fossi privato di un bene indispensabile (auto per un furto), o ti venisse arrecato un danno irreparabile ad un oggetto di valore (incendio della tua casa), avresti la possibilità di riacquistarlo? Avresti la possibilità di ripagare il danno?

Per decidere se assicurarti bisogna partire dalla propria situazione finanziaria e da una serie di domande:

  1. Se si verificasse una perdita dovuta ad un evento inaspettato, quanto sono confidente di poter coprire la perdita? 
  2. Quanto sono sereno nel prendermi carico di questo rischio? 
  3. Posso permettermi il pagamento di un premio per scaricarmi da questa responsabilità?

Per rispondere a queste domande vengono forniti due suggerimenti:

  1. Confrontare la perdita con la propria liquidità personale: abbiamo una liquidità sufficiente per sostenerci da qui a 10 anni, nel caso domani perdessimo lo stipendio a causa di una invalidità?
  2. Valutare la probabilità di perdita. Se la probabilità è molto bassa, mentre il danno può essere ingente, vale la pena valutare il pagamento di un premio. Ad esempio se si è 30enni in buona salute, assicurarsi per la vita ha dei premi molto bassi, perché la probabilità è molto bassa.

Perchè le persone non si assicurano?

“Parlare di assicurazioni per la vita porta sfiga!” 

“Non pensiamo a queste cose, pensa positivo!”

Provate ad aprire discussioni sulle assicurazioni per la vita, o sull’invalidità: la maggior parte della gente reagisce a questi discorsi in questo modo.

Quando succede però è colpa della sfortuna!

Certo non è bello parlare di incidenti, case bruciate, o andare incontro ad una disabilità per tutta la vita, soprattutto quando si è giovani, ma sono eventi che accadono, anche non tanto raramente.

Personalmente in famiglia ho avuto casi molto da vicino, e vi posso assicurare che non è una bella situazione, ma soprattutto, nessuno se l’aspettava.

Perché siamo disposti a sottovalutare questi rischi? Perchè non compriamo le assicurazioni?

La FCAC ha stilato una lista dei motivi:

  • Crediamo che la probabilità che un simile evento accada (proprio a noi) sia minimo. Sottostimiamo il rischio.
  • Spendiamo i nostri soldi per cose che ci servono oggi, non per accidentali eventualità future.
  • Siamo troppo impegnati a vivere la nostra vita con deadlines reali, e non ci concentriamo su ciò che può accadere nel percorso.
  • Troppi pacchetti e prodotti assicurativi che generano confusione.
  • Non possiamo permettercelo.

Voi in che categoria siete?

Quali assicurazioni evitare

Non tutte le polizze assicurative sono un buon investimento.

Le compagnie assicurative costruiscono dei pacchetti specifici per seguire delle tendenze dell’ultimo momento.

Ad esempio capita spesso sentire assicurazioni sullo smartphone, o assicurazioni in caso di incidenti aerei o assicurazioni contro la perdita del lavoro.

Polizze spazzatura.

Più la polizza è costruita su una circostanza specifica, meno probabile è che accada alle condizioni inserite nei contratti.

Il consiglio è quello di non affidarsi a polizze generaliste ritagliate su casi particolari.

L’assicurazione sulla vita associata al mutuo può essere sostituita con un’assicurazione sulla vita generica, che ti copre in tutte le condizioni.

Assicurazioni sugli elettrodomestici, gadget tecnologici, o contro attentati terroristici, o sono trovate pubblicitarie, o ti stanno coprendo un budget così basso da non giustificare il pagamento di un premio.

Da evitare!

Quali assicurazioni avere prima di un investimento

Ecco il punto caldo di questo articolo!

Prima di qualunque investimento bisogna avere una buona copertura assicurativa!

A parte quelle obbligatorie per legge, le assicurazioni che bisogna avere assolutamente, legate alla persona, sono:

  1. TCM, ovvero Temporanea Caso Morte. Questa assicurazione garantisce il pagamento del capitale assicurato se il decesso dell’assicurato avviene in un determinato periodo di tempo. 
  2. LTC ovvero Long Term Care. Questa assicurazione assicura il rischio di perdere l’autosufficienza per tutta la vita, a fronte di malattie gravi o degenerative.
  3. Invalidità permanente. Questa assicurazione assicura il rischio della perdita della capacità lavorativa per un arco di tempo definito, tipicamente fino a 65 anni per malattie e fino a 75/80 per infortuni.

Con queste tre assicurazioni si può cominciare a pensare ai propri investimenti con più tranquillità e serenità.

Naturalmente la valutazione di un’ assicurazione dipende da persona a persona.

Conclusioni

L’assicurazione è un passo importantissimo per gestire al meglio la finanza personale.

Dopo il risparmio, bisogna pianificare bene che polizza acquistare.

Le polizze elencate nel paragrafo precedente sono quelle che per prima dovresti valutare.

Evita di cadere nelle trappole commerciali e di marketing delle agenzie assicurative.

Cercano in tutti i modi di offrire pacchetti fuffa, o investimenti assicurativi a commissioni altissime. Evitiamo di cadere in questi tranelli. 

Foto di Olya Kobruseva da Pexels

Condividi con i tuoi amici:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto